In Geofelix ci siamo spesso occupati dell’immagine aziendale per Piccole e Medie Imprese, liberi professionisti e aziende sanitarie, partendo tante volte dal pilastro fondamentale dell’immagine: il logo. La creazione di un logo passa da diverse fasi che sono riconducibili alla progettazione grafica. Un designer esperto prima ancora di realizzare il disegno di un logo considera tanti fattori applicando principi di comunicazione e di marketing.
Creazione logo azienda: posso realizzare un logo dinamico?
La risposta è: si, si può creare un logo aziendale. Questo perchè il logo dinamico è un logo facilmente modificabile, che non dimentica l’importanza dei valori aziendali e la riconoscibilità dell’azienda. Possiamo definirlo come un soggetto che esprime sempre gli stessi concetti, avendo la possibilità di illustarli in modo sempre differente. Il disegno di un logo dinamico può essere quindi declinato anche per un contesto aziendale.
Che cosa caratterizza un logo dinamico?
Se volessimo fare un paragone nerd basti pensare ad un Transformer: Optimus Prime è un camion che diventa robot e viceversa, tuttavia si tratta sempre del capo degli Autobot. Optimus ha solo due trasformazioni, il logo dinamico invece ne ha potenzialmente di infinite, ovvero pari alla creatività del grafico e dell’azienda nel coniugare il logo dinamico nella specifica occorrenza, mantenendone i valori e la riconoscibilità inalterati. L’esempio per eccellenza di logo dinamico è il logo di MTV. Quasi ad ogni spot, la M, la T e la V diventano vivi, si modificano e sorprendono l’utente, prendendo alla fine la forma che ricorda perfettamente il logo originale.
Perché è un logo dinamico e non un logo statico?
Il logo statico rimane sempre uguale a se stesso ed ogni elemento è studiato per far parte di quello schema prefigurato. Tipicamente un logo statico è un logo che per decenni non viene modificato in nessuno dei suoi aspetti: questa scelta è effettuata da quelle aziende ormai talmente identificate col loro simbolo, che risulta impensabile pensarle senza di esso. Prima di procedere dobbiamo fare un distinguo importantissimo tra restyling e logo dinamico. Il restyling di un logo statico ha come risultato un altro logo statico adeguato ai canoni di design e caratteristiche più moderne. L’operazione di svecchiamento serve a tutte quelle aziende che hanno intenzione di avvicinarsi con un approccio nuovo al mercato, magari rivolgendosi anche ad un nuovo target di consumatori e clienti finali.
ATTENZIONE: non confondiamo il visual hammer, ovvero il logo statico immutabile perché forte e iconico (CocaCola, la Bottiglia CocaCola, altro visual hammer) con i loghi immutati per pigrizia o attaccamento. A volte percepiamo come iconico il nostro segno distintivo solo per affetto, attaccamento, mentre dal pubblico il nostro “Logo Storico” potrebbe essere percepito solo come vecchio, non come “antico”.
Il logo dinamico presenta degli elementi, all’interno del suo insieme, che possono essere modificati e sostituiti. Conserva nella sua essenza la tendenza a cambiarsi, restando fedele al design originario alterandolo in parte, senza stravolgimenti eclatanti. Tipicamente, quando siamo di fronte ad un logo del genere, siamo coinvolti positivamente a scoprirne come ci sorprenderà e a immaginarne nuove possibili declinazioni. Esempi lampanti di logo dinamico sono la mela del logo Apple, o il logo di Windows.
Come creiamo un logo dinamico?
Innanzitutto la base di sviluppo di un logo statico o un logo dinamico è pressoché identica.
Infatti partiamo con l’elaborazione di una griglia grafica che tiene conto di proporzioni precise, del livello di stilizzazione della figura e del rapporto che abbiamo intenzione di impostare tra pieni e vuoti. Il processo creativo segue diverse fasi in base alle richieste del cliente e che infine sfociano in una serie di proposte.
Arrivati a questo punto, vogliamo mostrarvi un esempio di un logo dinamico ideato per un libero professionista che lavora in una palestra come istruttore di Allenamento Funzionale.
Abbiamo parlato della dinamicità vista come movimento ed è quello che ci suggerisce la figura del guerriero spartano.
Il pubblico del fitness è, per antonomasia, composto da consumatori che fanno del movimento una legge di vita e, in questo ambito, sappiamo come gli allenamenti e gli esercizi inventano sempre nuovi trend. Nel logo dinamico attuale è presente una kettlebell perchè è uno degli strumenti utilizzati per la maggior parte degli esercizi funzionali.
Sappiamo però che già sta prendendo piede la moda della clubbell: una specie di mazza da baseball con cui effettuare vari movimenti armonici. Quindi come possiamo far evolvere il nostro logo dinamico? Basta sostituire la kettlebell con la clubbell ed eccovi il risultato.
Altro esempio di logo dinamico è quello che abbiamo creato per il fisioterapista Andrea Civardi. I colori pastello e la silhouette stilizzano perfettamente un corpo in armonia, che ha ritrovato il benessere psico-fisico: l’obiettivo principale della riabilitazione e dei trattamenti è proprio questo.
La declinazione delle linee può essere tracciata in tanti modi diversi assumendo nuovi andamenti curvilinei, oppure possiamo inserire un nuovo elemento legato ad una nuova tecnica come la TECAR. La tonalità verde pastello è perfetta perchè la associamo con una situazione di equilibrio e di mancanza di alterazioni psico-fisiche.
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