Password manager: come funzionano e vantaggi

La sicurezza digitale è una pratica che può risultare complessa, specialmente se non ci si avvale di un buon software password manager. Questo è ancora più vero se ci si trova a dovere gestire numerose pagine e account contemporaneamente, magari su una serie di dispositivi differenti. In tal caso il password management rischia di diventare un autentico labirinto, con tutte le difficoltà del caso.

Software password manager: cos’è

Per password manager intendiamo soluzioni software dotate di diverse funzionalità, tutte afferenti alla sfera della gestione delle credenziali di accesso. Nonostante la loro oggettiva importanza, non se ne sente mai parlare abbastanza, vuoi perché spesso ci si accontenta di quelli incorporati nei browser,  vuoi perché l’esperienza mobile è sempre più “Passwordless” in virtù della diffusione dell’autenticazione biometrica. Se però pensiamo che un dipendente di azienda gestisce in media una novantina di password, capiamo subito che la realtà è ben diversa.

Di fatto, un password manager può essere paragonato a una specie di cassaforte virtuale. Al suo interno trovano posto tutti i dati di accesso a pagine e servizi utilizzati dall’utente. Il pw manager fornisce inoltre una protezione tramite crittografia che riduce sensibilmente il rischio di violazione dei dati. A rafforzare il livello di sicurezza dei vari password manager software concorrono anche interessanti features aggiuntive. Tra queste si ricordano la gestione degli accessi multipiattaforma, la generazione dei codici per l’autenticazione a due fattori e la condivisione delle password su più dispositivi.

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Password manager software: come funziona

Una volta scelto il pw manager, bisogna procedere con la prima installazione. Qui decideremo anche la master password tramite cui accedere al programma e, se concesso dal software, imposteremo metodi di accesso alternativi come il Face ID o l’impronta digitale. Successivamente dovremmo riempire il password manager delle credenziali delle pagine che ci interessano. Questo passaggio potrà essere svolto sia manualmente, sia avvalendosi della sincronizzazione via cloud, che tornerà particolarmente utile in caso di import da più dispositivi.

Un’altra opzione è quella di connettere il software password manager al proprio browser, così da permettere la migrazione delle credenziali salvate direttamente su Chrome o altri programmi. A proposito di browser, sarà anche possibile installare il rispettivo plug-in del password manager per facilitare la comunicazione tra i due software.

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Tipologie di password manager

Prima di entrare nel dettaglio del password management, facciamo chiarezza su un punto fondamentale. Esistono quattro tipologie di pw manager, ognuno con caratteristiche peculiari, punti di forza e debolezze.

  • Password manager locali: in questo caso il pw manager è a tutti gli effetti un programma o un’app da installare. Si tratta della soluzione più pratica e accessibile, ma può rendere meno immediata una gestione su più device. Inoltre, qualora il dispositivo venisse rubato, il rischio di accessi indesiderati sarebbe molto alto;
  • Cloud based password manager: si tratta della tipologia più utilizzata e sicura, grazie anche alla tecnologia zero-knoweledge, che va a crittografare i dati sul dispositivo, prima dell’invio sul server. In questo caso le password sono memorizzate su una infrastruttura online a cui si accede via client, facilitando così l’amministrazione da più dispositivi;
  • Password manager hardware: categoria prevalentemente aziendale. Sfrutta un componente hardware, ad esempio un token, per convalidare gli accessi al vault contenente le password;
  • Browser password manager: la soluzione di password management a cui tutti siamo più abituati. Consiste di una funzionalità integrata nella maggior parte dei browser, che permette la compilazione automatica degli accessi durante la navigazione. Comodo ed efficace, questo tipo di pw manager presta però maggiormente il fianco a problemi di sicurezza.

Vantaggi del password management

Andiamo al punto. Quali sono i vantaggi di un software password manager? Quello che salta più all’occhio è che non è più necessario ricordare le credenziali di accesso di ogni app o pagina che ci troviamo a utilizzare. In questo modo sarà anche più semplice differenziare le password, in modo da essere meno suscettibili al “Credential Stuffing”, un attacco basato sui ripetuti tentativi di accesso tramite elenchi di password rubate.

I password manager sono inoltre dotati di un generatore integrato, utile per creare complesse combinazioni di caratteri speciali e alfanumerici che saranno più difficili da decifrare. Alcuni di essi consentono anche di archiviare ulteriori informazioni sensibili, come ad esempio i dati di una carta di credito. Si tratta di una soluzione molto interessante se si utilizza una piattaforma di shopping online, che consente di velocizzare tanto l’accesso quanto la procedura di acquisto.

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I migliori pw manager

Concludiamo con una breve panoramica sui 5 migliori password manager del 2025, disponibili su tutti i principali sistemi operativi:

  1. Nordpass: pw manager di NordVpn, dotato di una corposa offerta free che non mette limiti alla memorizzazione di password su più dispositivi. Sfrutta l’algoritmo XChaCha20 che rende indecifrabili le password qualora le credenziali venissero violate. La versione premium offre funzionalità extra, come il monitoraggio del Dark Web, la verifica dell’integrità delle password e la creazione di più account.
  2. pCloud: si avvale di crittografia AES 256 bit e tutela le chiavi utente con RSA a 4096 bit, senza memorizzarle come file di testo. Il piano free consente un’archiviazione limitata di password, che rimane dipendente dall’ecosistema pCloud. Una feature molto interessante è il blocco automatico in caso di inutilizzo prolungato del software.
  3. Bitwarden: software password manager celebre per la sua natura opensource e per le tante funzionalità free. La sicurezza è garantita da crittografia AES 256 bit e features aggiuntive (nella modalità premium) come le notifiche in caso di data breach. Da segnalare l’interfaccia particolarmente user-friendly, che ne fa una scelta ideale per iniziare ad approcciarsi al mondo del password management professionale.
  4. KeePass: gratuito e opensource, questo software è la scelta preferita dagli utenti più smanettoni, grazie alla possibilità di integrare svariati plugin. Algoritmi di sicurezza avanzati come TwoFish e ChaCha20 garantiscono un elevato livello di protezione, tuttavia l’interfaccia utente potrebbe risultare ostica per chi è alle prime armi.
  5. LastPass: si tratta di un altro pw manager molto semplice da usare, che già con il piano free garantisce l’archiviazione di password infinite. Sfrutta gli algoritmi SHA-256 PBKDF2 e hash salt e offre il monitoring sul Dark Web.

Basta dunque scaricare un software pw manager di buona qualità e il gioco è fatto? Non proprio: la corretta amministrazione dei dati d’accesso rimane un fattore estremamente delicato, che richiede competenza e professionalità. Se hai bisogno del nostro supporto, non esitare a contattarci per una prima chiacchierata!

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