Apple Business Connect: cos’è, come funziona e nuove features

Apple punta sempre a offrire ai suoi utenti la migliore user experience possibile, con device e applicazioni sempre più integrate. Apple Business Connect non fa eccezione. La piattaforma in questione è una risorsa interessantissima per tutti coloro che vogliono gestire al meglio la visibilità della propria azienda sul web, e al contempo consentendo all’utente ricerche geolocalizzate completamente integrate nella funzione spotlight, ovvero la “lente d’ingrandimento” che gli utenti Apple sono abituati ad usare in tutti i loro device, mobili e fissi.

Ad una prima occhiata, Apple Business Connect potrebbe sembrare un Google Business Profile made in Cupertino. E per quanto in prima battuta sostanzialmente vera, questa definizione calza stretta a un tool che sembra portare la brand identity di PMI e liberi professionisti di ogni tipologia direttamente nei device degli utenti, tramite i contatti rapidi e le risposte di Siri, senza dover passare dalla cosiddetta “mappa” come invece costringe a fare GBP.

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Apple Business Connect: cos’è

La gestione della propria presenza online è un aspetto ormai imprescindibile che può davvero fare la differenza, soprattutto ora che attirare l’attenzione di nuovi clienti è tutto tranne che economico. Sfruttare strumenti di local marketing per farsi trovare attraverso geolocalizzazione è il primo passo per ottenere visibilità su potenziali clienti, e non semplici utenti annoiati.
È necessario predisporre una vetrina virtuale che sia in grado di catturare i potenziali clienti e che comunichi tutta l’unicità dell’azienda già dal primo impatto.

Apple Business C0nnect è la risposta della Mela a queste esigenze. La piattaforma consente di creare una scheda dettagliata, completa di elementi quali:

  • Loghi
  • Fotografie in alta definizione
  • Immagine di copertina
  • Orari di apertura e chiusura
  • Descrizione di servizi e prodotti, e altre info

La scheda mostra inoltre la distanza rispetto alla posizione dell’utente (essendo totalmente integrata con Mappe di Apple e geolocalizzazione) e su richiesta attiva la navigazione rapida verso l’attività, a piedi o con un mezzo. La piattaforma come già detto garantisce inoltre un’integrazione avanzata, presentando la scheda tra i risultati di ricerca di Siri e Spotlight da tutti i dispositivi iPhone, Ipad e Mac.

E se non si dispone di una sede fisica? Nessun problema: Apple Business Connect è adesso disponibile anche per tutti quei liberi professionisti che operano solo online. Qualsiasi attività o impresa commerciale può dunque beneficiare dei vantaggi di questa App, che è tra l’altro supportata da aggiornamenti costanti che testimoniano la volontà di Apple di offrire un’esperienza sempre più appagante e stratificata.
In quello che a tutti gli effetti è un cambio di direzione senza precedenti nella strategia della piattaforma, probabilmente trainato dall’emorragia di utenti che la Galassia Google sta iniziando a subire.

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Apple Business Connect: come funziona – geolocalizzazione e non solo

Ma cos’è che differenzia davvero Apple Business Connect dalla proposta della concorrenza? Una delle peculiarità più evidenti è l’attenzione rivolta alla personalizzazione grafica della scheda attività. Stile e design sono dopotutto due cardini di tutta l’esperienza Apple che, rispetto alla controparte Google, punta in maniera decisamente più convinta sull’aspetto visivo.  Attraverso un’interfaccia utente che fa di intuitività e semplicità di utilizzo i suoi cavalli di battaglia, sarà pertanto possibile intervenire in maniera massiccia su tutti gli elementi della progettazione grafica.

In che cosa si traduce quanto appena detto? Con Apple Business Connect è possibile personalizzare formattazione, layout e palette cromatiche per armonizzare la scheda con l’identità visuale che il brand esprime sui suoi altri canali. Con uno degli ultimi aggiornamenti è stata introdotta la feature Branded Mail. Questa nuova funzionalità consente ai professionisti di inviare posta elettronica brandizzata, con il logo dell’attività visualizzato direttamente nella lista della posta in arrivo. La volontà di mettere l’aspetto visuale della brand identity al centro, è evidente anche dall’integrazione con Tap To Pay. In questo modo i professionisti possono usare il loro iPhone come terminale POS per ricevere i pagamenti, personalizzando anche questa schermata.

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Nuove funzionalità presto in arrivo per Apple Business Connect

Per capire davvero cos’è Apple Business Connect nella visione di Tim Cook e soci è cruciale guardare anche ai futuri aggiornamenti. A metà tra geolocalizzazione e web design, la piattaforma Apple vuole imporsi a tutti gli effetti come uno strumento per gestire ogni singola sfaccettatura della presenza online di un’attività professionale all’interno della bolla dei propri utenti.

La prossima introduzione di Business Caller ID spinge proprio in questa direzione. Sulla scia di quanto già visto con Branded Mail, coloro che sfruttano l’App potranno associare tutti i dati e gli elementi grafici a uno o più numeri di telefono aziendali. In questo modo, i possessori di iPhone che ricevono una telefonata dall’attività visualizzeranno direttamente logo, design e informazioni del chiamante, anche qualora questo non fosse memorizzato in rubrica. Ma non è tutto.
Ogni singolo numero di telefono potrà essere associato a informazioni aggiuntive, così da identificare eventuali divisioni o reparti dell’attività. Rimane ancora il dubbio riguardo la necessità di essere connessi a internet per visualizzare tutte le informazioni dei profili associati a Apple Business Connect.
Ne sapremo di più nel 2025, quando l’update verrà effettivamente rilasciato.

L’accelerazione di Apple delinea un obiettivo chiaro: scalzare Google dal suo primato iniziato con “Local” nel 2004 e diventare il nuovo riferimento dei profili aziendali.
Mission impossible? Non del tutto. Certo il colosso di Mountain View può contare su una posizione di dominanza per tutto il suo ecosistema di servizi, con applicazioni come Google Maps o Gmail che sono tra le più usate dai consumatori, nonché sul ruolo chiave giocato dalla sua piattaforma business in ottica SEO, ma Apple ha più di una freccia al suo arco ora che Google è nel mirino dell’Antitrust americano, e ChatGPT dall’introduzione dei risultati di ricerca web di Bing ha superato Chrome negli usi giornalieri mondiali.

Leggi anche l’articolo: A cosa serve un sito web?

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